Chiesa di Sant'Agostino

Chiesa di Sant'Agostino

Originaria del XII secolo, era dedicata a Santa Margherita, Vergine e Martire d’Antiochia di Pisidia, e mutò il nome dopo la venuta degli Agostiniani nel 1611. Inizialmente l’ingresso della chiesa era ad ovest, dove oggi è il presbiterio. Gli Agostiniani modificarono l’impianto dell’edificio che corrisponde all’attuale. Un ingresso laterale era dove oggi è la sacrestia ed un tempo era lambìto dal mare. Nel lato dove oggi sono gli uffici parrocchiali era il convento che ospitava gli Agostiniani, di cui rimangono alcune parti architettoniche. Interessante il prospetto della chiesa in alcune sue parti quali le due paraste, il portale e la finestra quadrilobata che lo sovrasta (XVIII secolo). Nello spazio antistante la chiesa, protetto da una cancellata in ferro battuto, è un monumento in pietra con una grande croce, la cui realizzazione risale al 1818. Ciò che colpisce il visitatore, appena entrato in chiesa, è la sua decorazione con stucchi ricoperti d’oro zecchino. Rilevanti sono le paraste, la trabeazione e l’altare maggiore che ospita il simulacro ligneo dell’Addolorata del XVIII secolo. Attorno alla nicchia, che custodisce l’Addolorata, sono sette tondi di piccole dimensioni che contengono altrettante tele di Giuseppe Spina raffiguranti i dolori di Maria SS.ma. Dello stesso autore è una tela che ripropone lo stesso simulacro dell’Addolorata di uguali dimensioni. La chiesa custodisce Chiesa di Sant’Agostino. Inoltre un Crocifisso del XVIII secolo ed altre tele che raffigurano la Madonna della Cintola, Sant’Agostino e San Gregorio Magno, queste ultime provenienti dalla Chiesa di San Girolamo. Una data importante per la chiesa di Sant’Agostino è quella del 13 aprile 1973, quando essa, con decreto vescovile, è stata elevata a Santuario dell’Addolorata.