Chiesa di San Girolamo
Sorta sul preesistente Monastero di Santa Chiara del XV secolo, nel 1578 divenne oratorio della Confraternita omonima, detta della Misericordia, che da allora cura i riti del Venerdì Santo. Il prospetto della chiesa è molto semplice, le parti architettoniche sono alquanto modeste. All’interno risalta il tetto ligneo a cassettoni del XVIII secolo, simile a quello della Chiesa Madre, purtroppo danneggiato a seguito di un intervento nel 1971. Ci si augura che venga restaurato e riportato allo stato originario. Interessante, dal punto di vista artistico, la tela di San Girolamo di scuola caravaggesca (XVII secolo) con una ricca cornice ricoperta d’oro zecchino, da qualcuno attribuita a Giovanni Portaluni. Nella chiesa vengono custoditi tre Crocifissi snodabili, di cui uno in cartapesta del XVII secolo, uno in gesso ed uno ligneo del XX secolo, l Cristo crocifero in cartapesta, il cui volto, le mani ed i piedi sono stati realizzati da Ignazio Spina (XIX secolo), il simulacro dell’Addolorata in cartapesta (XX secolo), l’urna lignea instile barocco ricoperta d’oro zecchino (1900), la croce lignea grande (1870) e le croci lignee piccole (recenti). L’elenco riguarda tutto ciò che è usato e si usa tuttora durante lo svolgimento della processione del Venerdì Santo. Nella sacrestia sono custoditi un piccolo simulacro della Madonna Addolorata in cera del XIX secolo, appartenuto alla Monaca Santa, ed un simulacro di medie dimensioni del Cristo Risorto in cartapesta (XX secolo). Di recente sono stati eseguiti lavori di restauro nella sede della confraternita, resa più accogliente e funzionale, che per molte persone rimane un punto di riferimento privilegiato, legato al culto della Passione di Cristo